Il deterioramento cognitivo lieve è una condizione clinica che si presenta nell’età avanzata, caratterizzata da una sfumata difficoltà in uno o più domini cognitivi
Il deterioramento cognitivo lieve è una condizione clinica che si presenta nell’età avanzata, caratterizzata da una sfumata difficoltà in uno o più domini cognitivi, come ad esempio la memoria, l’attenzione, l’apprendimento o il linguaggio, tale però da non compromettere gravemente le normali e quotidiane attività della persona; a volte necessitano di tempi lievemente più lunghi, ma nonostante ciò mantengono comunque la loro autonomia, pur rendendosi conto loro stessi di questi cambiamenti.
Queste lievi forme di deficit però, devono essere valutate e trattate precocemente, poiché potrebbero aumentare la probabilità di sviluppare la malattia di Alzheimer negli anni successivi.
L’origine del deterioramento cognitivo lieve è complessa e si ritiene che possa essere dovuta a fattori tossici per le cellule nervose (come la proteina beta-amiloide, la Tau e i corpi di Lewy), ad una ridotta efficienza del metabolismo neuronale, ad alterazioni della circolazione sanguigna a causa spesso di mini-ictus localizzati e alla riduzione di alcune aree chiave del cervello, come l’ippocampo e la corteccia frontale, adibite appunto alle funzioni cognitive che vengono deteriorate.
I principali sintomi potenzialmente associati al deterioramento cognitivo lieve comprendono lievi cambiamenti nelle principali funzioni quotidiane, elementi di cui se ne rende conto la persona stessa:
Difficoltà nel trattenere in memoria nuove informazioni e nel ricordare fatti avvenuti pochi giorni prima.
Durante l’esecuzione di semplici attività come vedere un film, leggere un libro si mostrano difficoltà di concentrazione e facile distraibilità, anche durante le conversazioni.
Difficoltà nel pianificare attività che prima non creavano problemi, nel prendere decisioni sull’immediato.
Occasionali momenti di spaesamento quando si è fuori casa.
Maggiore tendenza ad avere reazioni impulsive, irritabilità e ansia diffusa.
Perdita di interesse nelle proprie attività abituali, nei propri hobbies, con possibile tendenza depressiva.
Comparsa di disturbi del sonno, già tipici nell’anzianità, ma che peggiorano.
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