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La cefalea è un dolore che interessa la regione cranica, compresi il cuoio capelluto e il viso. Ne esistono tantissime forme: la cefalea può infatti comparire come patologia primaria o secondaria a un altro disturbo.
Le cefalee primarie sono quelle forme in cui il mal di testa è un disturbo autonomo, non legato ad altre patologie. Le più frequenti cefalee primarie sono la cefalea a grappolo, l'emicrania e la cefalea di tipo tensivo. Non sempre sono scatenate da cause specifiche e facilmente identificabili; nella maggior parte dei casi, sono determinate dall'interazione di più elementi, come scorrette abitudini di vita e variazioni ormonali o ambientali.
I fattori in grado di scatenare i meccanismi alla base della cefalea includono lo stress fisico ed emotivo, il consumo di determinati alimenti, il digiuno prolungato, l'abitudine al fumo, l'adozione di posture scorrette, gli sbalzi climatici e le alterazioni del ritmo sonno-veglia.
Nelle cefalee secondarie, invece, il mal di testa deriva da una ben definita e precisa malattia sottostante: sinusite, nevriti o nevralgie craniche, infezioni e infiammazioni, malformazioni vascolari, aumento della pressione endocranica, tumori del cervello o altre lesioni con effetto massa (es. ematomi o emorragie).
Possono determinare cefalea anche la febbre, l'ipossia (mal di montagna compreso), l'ipertensione arteriosa, le affezioni dentarie (es. disfunzione dell'articolazione temporo-mandibolare), i traumi cranici, il glaucoma e altri problemi alla vista. Anche il consumo o la sospensione di particolari sostanze quali alcolici, caffeina e alcuni tipi di farmaci (es. abuso di analgesici o vasodilatatori) possono innescare le cefalee secondarie.La cefalea si manifesta principalmente con un dolore alla testa.
Le crisi dolorose possono essere episodiche o croniche; nel primo caso sono sporadiche, mentre quando cronicizzano la frequenza di comparsa è elevata (si presentano per almeno 15 giorni al mese).
In alcuni casi, il dolore è modesto e facilmente risolvibile con l'adozione di piccoli accorgimenti. Talvolta, invece, le crisi possono essere particolarmente forti e invalidanti. La cefalea tensiva si presenta con un dolore persistente, ma generalmente lieve e bilaterale (interessa sia il lato destro, sia quello sinistro). Si manifesta con un senso costrittivo localizzato nella regione occipitale o frontale. In alcuni casi, invece, il sintomo è diffuso a tutto il capo, dando origine al cosiddetto "cerchio" alla testa.
Gli attacchi spesso iniziano in tarda mattinata o nel primo pomeriggio. La cefalea tensiva non pregiudica le normali attività quotidiane.
Talvolta, il dolore è accompagnato da capogiri, rigidità della nuca e manifestazioni ansiose; è invece raramente associato a nausea, vomito, fastidio alla luce o al rumore.L'emicrania è spesso monolaterale (interessa solo una metà del capo), coinvolgendo inizialmente la regione frontale sopra l'occhio, poi anche la fronte e la tempia. Si manifesta con attacchi ricorrenti che possono durare alcune ore o, nei casi più gravi, qualche giorno. Il dolore è intenso e di tipo pulsante, simile ad un martellamento che sembra far scoppiare la testa.
Occasionalmente, l'attacco può essere preceduto e accompagnato da una serie di sintomi reversibili di tipo neurologico, che costituiscono la cosiddetta "aura": abbagliamenti, flash scintillanti di forma geometrica (scotomi), oscuramento o annebbiamento del campo visivo e, in alcuni casi, difficoltà a esprimersi, formicolio e intorpidimento di un'estremità.La cefalea a grappolo si presenta con attacchi unilaterali, molto dolorosi e ravvicinati (si verificano a intervalli di tempo piuttosto brevi).
Il dolore, in questo caso, è di tipo trafittivo e lancinante, localizzato intorno all'occhio e allo zigomo, con possibile irradiazione a tempia, mandibola, naso o mento. In alcuni casi, tutto il lato del cranio viene colpito dal dolore. Tali episodi sono associati ad altri sintomi ben definiti: abbassamento della palpebra, lacrimazione, irritazione della congiuntiva e rossore al viso. Inoltre, può esservi associato uno stato di agitazione. A differenza dell'emicrania, non si accompagna quasi mai a nausea o vomito e, in particolare, non si associa mai all'aura.
Per quanto riguarda le cefalee secondarie, alcune caratteristiche del dolore alla testa dipendono dalla causa.
Oltre al mal di testa, ad esempio, possono comparire sintomi come febbre e vomito (infezioni), rinorrea (sinusite), deficit neurologici (encefalite, tumore o altra lesione con effetto massa), sincope (emorragia subaracnoidea), irritazione della congiuntiva e altri disturbi visivi (glaucoma o ipertensione endocranica).
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